Una panchina per la pace

Progetto di ed civica

Il giorno 8 marzo è stato il momento finale del progetto “una panchina per la pace” con l’inaugurazione delle 18 panchine realizzate dai ragazzi della nostra e di altre scuole di Foggia. Questo progetto che è stato in realtà un percorso, ha visto la collaborazione di molte associazioni come la Merlettaia, Impegno Donna, Donne in Rete, della casa editrice Edizioni del Rosone, della Fondazione dei Monti Uniti, dell’ Università di Foggia , dell’ Accademia delle Belle Arti, della biblioteca Magna Capitana e di ancora tanti altri enti e ha permesso ai ragazzi di riflettere su concetti importanti come la necessità di impegno civile e di una rete per raggiungere obiettivi comuni. La pace, condizione di cui avvertiamo la necessità e che chiediamo con il nostro progetto, si costruisce a volte con fatica e di certo con determinazione, la stessa che le donne, a cui è dedicata questa giornata, hanno impiegato nel corso del tempo per superare i pregiudizi, le prevaricazioni e per cercare il dialogo da opporre alla violenza e all’ orrore della guerra. Il ricorso all’ arte per raccontare tutto questo è stato quasi naturale perché l’ arte e la bellezza sono il contrario delle brutture della violenza e della guerra e sono fonte di ispirazione per i giovani per il cambiamento. Rendere monumenti le panchine del quartiere è stato un modo per parlare ai nostri vicini attraverso un elemento comune a tutti , in cui tutti si riconoscono perché fa parte della loro quotidianità,la panchina condivisa da nonni , mamme, papà , ragazzi, bambini usata per diffondere un messaggio universale. I nostri alunni dei plessi Martucci e Cartiera si sono davvero impegnati molto: hanno pitturato le panchine dopo aver pensato a come realizzarle con l’aiuto dei loro docenti e con una bella partecipazione delle loro famiglie e poi hanno cantato, ballato e si sono divertiti imparando .Hanno dimostrato davanti ad un pubblico di adulti, molti dei quali con ruoli istituzionali come la sindaca Episcopo, gli assessori, la Dirigente , i docenti e le famiglie intervenute, la loro preparazione e profondità raccontando la loro esperienza e quanto questa li abbia arricchiti. Bravissimi

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